Musi, Pino

 
CODICI
ID SCHEDA2073
tipo di scheda
tipo di schedaAUT
Livello di ricercaI
 
 
INTESTAZIONE
Nome scelto di persona o enteMusi, Pino
Tipo intestazioneP
Qualificazione anagrafica1958-
Nazionalitàitaliana
SessoM
Luogo di nascita o di inizio attività enteSalerno
Data di nascita o di inizio attività ente1958
Luogo e/o periodo di attivitàattivo dal 1982 ca.
Qualificaartista
Qualificafotografo
Sigla per citazione2073
 
 
FONTE DELL'INTESTAZIONE UNIFORME
Tipo di fontebibliografia
Specifiche della fonteTre
Esito della consultazione della fonteP
 
FORME VARIANTI E RELAZIONI
Forma per la visualizzazionePino Musi (Salerno, 1958-)
 
 
LUOGO E/O PERIODO DI ATTIVITA'
StatoItalia
LocalitàMilano
StatoFrancia
LocalitàParigi
 
PREMI
Notizie biografichePino Musi nasce a Salerno nel 1958. Vive e lavora tra Milano e Parigi. Si avvicina alla fotografia all’età di quattordici anni, quando inizia ad apprendere da autodidatta la tecnica del bianco e nero. Il fascino per la camera oscura, così come l’assidua frequentazione – almeno fino a metà degli anni ottanta – delle “cantine” che ospitavano il teatro sperimentale d’avanguardia, segnano profondamente la sua ricerca sia sul piano linguistico sia su quello concettuale.
Nel tempo, il suo lavoro si interseca con molteplici aree di interesse, dall’antropologia all’architettura, dall’archeologia alla produzione industriale. Fondamentali, inoltre, sono gli incontri con il regista Jerzy Grotowski e con l’architetto svizzero Mario Botta, con cui ha portato avanti per anni una stretta collaborazione. Tra le principali esposizioni a cui ha partecipato ricordiamo “Maschere e Persone” alla Scuola Gran- de di San Giovanni Evangelista di Venezia, 1982; “Watari Museum Project” al Watari Museum of Contemporary Art di Tokyo, 1990; “Architektur: Licht, Materie, Landschaft” al Museum Schloss Morsbroich di Leverkusen in Germania, “Emozioni di Pietra” al Palazzo Reale di Napoli, 1997; “Forme ferme” al Palazzo Genovesi di Salerno, 1999; “La scena vuota” allo Shanghai Museum of Contem- porary Art, 2004; “Obiettivo Napoli” al Palazzo Reale di Napoli, “Napoli presente” al PAN di Napoli, 2005; “In Mollino’s Room” a Paris Photo, 2007; “Da Guarene all’Etna” nelle edizioni alla Galleria Civica di Modena, 2000; al Padiglione Italia a Venezia, 2002; alla Fondazione Sandretto Re Rebau- dengo di Guarene d’Alba, 2009. Contraddistinta dall’insistente sperimentazione sulla forma, la ricerca di Pino Musi trova modalità di espressione privilegiata nella realizzazione di libri d’artista, ricevendo importanti riconoscimenti internazionali. Nel 1997 riceve l’Europäischer Architekturfotografie-Preis con Mario Botta Seen by Pino Musi (Daco Verlag, Stuttgart 1996), nel 1999 il premio Buchmesse Frankfurt con Oxymoron (Daco Verlag, Stuttgart 1998) e nel 2003 è vincitore del Premio Oscar Goldoni Modena con Libro (Bi- blioteca Civica, Rovereto 2002). Tra le maggiori pubblicazioni ricordiamo inoltre Le Corbusier: Ronchamp (Fidia Edizioni d’Arte, Lugano 1997), Emozioni di Pietra (Skira, Milano 1997), Skolè (Aporema per l’Arte, Napoli 2007).
 
 
BIBLIOGRAFIA
Generebibliografia specifica
AutoreMaggia, F./ Fini, C./ Lazzarini, F.
TitoloTre: Casali, De Pietri, Frapiccini, Jodice, Leotta, Musi, Nicosia
Anno di edizione2010
Volume, pagine, numerip. 89-91
Sigla per citazione388